IMPRESE E VERIFICA DELLA SUPPLY CHAIN: EVITARE IL RISCHIO REPUTAZIONALE
- Paolo Nobili
- 11 apr 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Molto spesso le aziende, specialmente sulle tematiche di compliance, fondano il proprio approccio alla gestione del rischio in ottica interna e strutturalmente documentale in quanto orientata alla gestione della prevenzione di possibili comportamenti o situazioni che hanno la propria origine internamente all’azienda. Questo approccio riduce molto spesso le attività di due diligence su terze parti e il controllo periodico e costante sulle relazioni commerciali tralasciando la rilevanza economica e reputazionale che possono avere i rischi insorgenti nelle strutture di filiera con terze parti. La definizione dei rischi aziendali, in un’ottica di completezza, dovrebbe analizzare in parallelo l’assetto dei processi interni all’azienda senza tralasciare la definizione e l’analisi della filiera di produzione o di servizio all’interno della quale si colloca. I rischi partner-correlati molto spesso, e a seconda del tipo di settore, possono divenire tra i fattori di rischio più rilevanti in un’azienda e un’analisi basata unicamente sui processi interni molto probabilmente è destinata ad omettere questo tipo di considerazioni.
Allo stesso modo l’analisi e la strutturazione dei processi di selezioni fornitori molto spesso assegna estrema rilevanza ad aspetti prettamente industriali, pensiamo al mondo degli standard di qualità, senza considerare in modo sincronico altri aspetti che possono giungere a pregiudicare la qualità stessa dei prodotti o gli altri valori e aspetti strategici ed economici dell’azienda stessa.
In un’ottica futura, se la direzione dovesse essere quella di considerare la gestione dei rischi in modo sempre più integrato in azienda, il processo di selezione fornitori non potrà prescindere da analisi legate ad indicatori di:
fenomeni corruttivi,
riciclaggio di denaro,
ambientali,
diritto dei lavoratori e loro condizioni di lavoro,
sicurezza e protezione dei dati.
Ecco che la due diligence legata a questi fattori potrebbe divenire un parametro costante di valutazione del partner, parallelo a quello tradizionale legato a prezzo /qualità.
Nell’attesa di regolamentazioni più o meno cogenti che potrebbero giungere nel prossimo futuro su iniziativa europea, potrebbe essere arrivato per molte aziende il momento di compiere uno step evolutivo nella valutazione della propria catena di fornitura e delle proprie relazioni commerciali. Questo in un’ottica nuova, non avendo più come unico focus singoli aspetti (qualità, continuità) ma coinvolgendo in un unico effort di valutazione i diversi temi e valori che possono essere impattati da un evento negativo che vedesse coinvolta la propria supply chain o un proprio partner commerciale.
A questo scopo ti consiglio di prenotare il nostro servizio per acquistare, grazie al quale potrai comprendere meglio:
identificare, valutare e gestire l’albo fornitori
gestire al meglio gli aspetti di compliance legati alle aziende estere
verificare la compliance delle aziende in Italia
trovare nuovi fornitori all’estero
I servizi per acquistare permettono alle aziende di essere efficienti nella propria supply chain e al tempo stesso ridurre i rischi connessi all’affidabilità dei propri fornitori.
Commentaires